In autunno bisogna ritirarsi presto la notte e alzarsi presto al mattino; ci invita alla calma, alla riflessione e a una sorta di letargo che induce il corpo ad affrontare i ritmi di vita più lenta (bisogna rimanere sereni). Il nostro corpo cambia periodicamente in maniera naturale, sta a noi seguire con armonia le stagioni seguendo la sue caratteristiche.
Il clima in questo periodo è secco e quindi possiamo andare incontro a tosse e gola secca, labbra secche e pelle secca; l’ideale è vestirsi a cipolla e coprire bene gola e ombelico.
L’autunno è una stagione di passaggio, dal calore di fine estate al freddo invernale. In questo periodo di clima secco e di cambiamento di temperatura la pelle ha bisogno di adattarsi per tempo alle variazioni del mondo esterno e prepararla è fondamentale per combattere disidratazione, screpolature e arrossamenti di gambe, braccia, mani e tronco.
Per capire come funziona la loro azione benefica, bisogna prima sapere com’è strutturata la pelle.
E’ composta da tre parti: l’epidermide, che forma uno strato sottile superficiale;
il derma, lo strato più profondo e più spesso, che è costituito da tessuto connettivo ed è attraversato da vasi sanguigni, nervi e fibre elastiche di sostegno;
infine l’ipoderma, il tessuto sottocutaneo, ricco di depositi adiposi e che collega la pelle ai muscoli e ai tessuti interni.
L’epidermide funge da barriera tra l’organismo e l’ambiente circostante, svolge una funzione protettiva molto importante.
La parte interna posta a diretto contatto con il derma è lo strato germinativo, dove nascono le nuove cellule che, man mano migrano verso la parte più esterna dell’epidermide stessa; lo strato corneo; ormai formato da cellule devitalizzate (corneociti), destinate a staccarsi, costituisce uno scudo difensivo nei confronti degli agenti esterni. Tale scudo è protetto dal film idrolipidico composta soprattutto da grassi (prodotti dalle ghiandole sebacee e dalle cellule epidermiche) e da acqua (prodotta dalla costante evaporazione cutanea), ed è proprio l’acqua che rende la pelle giovane, elastica, luminosa (da ricordare che contiene il 30% della quantità presente nel nostro corpo, ne troviamo 80% nel derma, il 60-65% nell’epidermide e il 10-13% nello strato corneo).
Quando la quantità di acqua scende sotto il 10% la pelle perde luminosità, diventa secca fragile e facilmente viene aggredita dagli agenti esterni.
Se, inoltre, lo strato corneo perde la sua naturale compattezza, non riesce a trattenere l’acqua e ne lascia evaporare più di quanto dovrebbe ed ecco che l’epidermide si disidrata e ha difficoltà a sintetizzare le sostanze che costituiscono il film idrolipidico e di conseguenza nelle zone di maggiore tensione, si taglia si screpola e si arrossa.
A peggiorare le cose, c’è l’inquinamento atmosferico, che provoca l’ostruzione dei pori della pelle. In questo modo viene ostacolata la normale ossigenazione cellulare e la regolare formazione del film idrolipidico.
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